I Garibaldini

Giovanni Buzzacchi

Giovanni Buzzacchi

Tratto da Brigoni Francesco (1978), Medole attraverso i tempi, Medole, pp. 48-49:  

Fervente patriota, interruppe gli studi per arruolarsi volontario, con Garibaldi, nell’eroica spedizione dei “Mille” nel 1860. 

Durante tutta la Campagna il valoroso garibaldino medolese si distinse, ovunque, nei più aspri scontri combattuti a Calatafimi, Palermo e Milazzo, meritando encomi ed onorificenze. 

Rientrato in famiglia riprese gli studi presso l’Università di Pavia. 

A pieni voti ottenne la laurea in medicina dopo di ché tornò nuovamente al seguito delle truppe garibaldine, per espresso invito dello stesso Garibaldi, che lo scelse come medico di fiducia ed al quale affidò importanti incarichi coordinativi e chirurgici, nei pronti interventi, in soccorso dei feriti della Campagna Trentina del 1866. 

Fu trai i primi ad accorrere in aiuto del valoroso Colonnello mantovano Giovanni Chiassi, morto a Bezzecca in seguito alle gravi ferite riportate in combattimento. 

Al termine del conflitto riprese la carriera medica. Esperto specialista applicò l’acuto ingegno alle discipline chirurgiche e fu per ventitre anni primario dell’Ospedale Civile di Mantova ove ebbe il privilegio di introdurre, nei suoi interventi, il nuovo metodo di sterilizzazione e prevenzione delle infezioni. 

La celebrità dell’evoluto chirurgo medolese raggiunse i più alti vertici della notorietà e la Sua morte venne vistosamente annunciata e diffusa, dalla Gazzetta di Mantova e dai maggiori quotidiani lombardi, all’indomani della scomparsa, avvenuta in Medole. 

In occasione dell’esumazione della salma, con l’annuncio funebre, accanto ai resti mortali, è stata trovata una fotografia di Garibaldi che il Buzzacchi orgogliosamente volle con sé anche dopo la morte. 

La sua personalità è ricordata con una via medolese intitolata a Suo nome e con una lapide posta sulla facciata dello stabile di Via San Martino (ora proprietà Porrini), che fu Sua dimora e dove morì il 21 gennaio 1900. 

 

Pietro Scaratti

Pietro Scaratti

Tratto da Brigoni Francesco (1978), Medole attraverso i tempi, Medole, pp. 50-51: 

Pietro Scaratti è l’altro eroico garibaldino medolese che ha partecipato alla leggendaria spedizione dei “Mille” a fianco dell’eroe dei Due Mondi. 

Dotato di un’ardente fede patriottica, nel 1859, all’età di 18 anni, Pietro Scaratti, abbandonò l’università di Pavia, dove frequentava le facoltà di matematica e fisica, e fuggì con Garibaldi entrando a far parte dei Cacciatori delle Alpi, combattendo a Varese, San Fermo e Tre Ponti. 

Nel 1860 si arruolò coi volontari garibaldini alla conquista del Regno delle Due Sicilie. 

Imbarcatosi a Quarto il giovane e dinamico Scaratti si distinse ancora prima di approdare. Giunti al largo della sponda siciliana, fu scelto con alcuni altri audaci coraggiosi che vennero inviati ad esplorare la costa a bordo di una modesta scialuppa. 

Scesi a terra, nella notte dal 10 all’11 maggio, a mezzo di segnali luminosi prepararono il fortunato sbarco di Marsala. 

Anche durante l’avanzata Pietro Scaratti si distinse guadagnandosi una promozione, sul campo per mezzo della quale gli venne affidato il comando di un gruppo di “Picciotti” volontari siciliani che lo seguirono fino alla battaglia conclusiva del Volturno. 

Al termine della vittoriosa impresa, completò gli studi dopo di che tornò nuovamente con le truppe garibaldine con le quali partecipò a tutte le Campagne per l’Unità d’Italia. 

Durante la sua permanenza alle armi, Pietro Scaratti raggiunse il grado di Tenente di Fanteria. Addetto ai servizi tranviari, fu autore di un approfondito studio sul movimento ferroviario di linea e gli venne affidato il delicato incarico di dirigente addetto agli smistamenti e trasferimenti delle truppe Piemontesi. 

Congedato, nel 1872, seguì la carriera didattica alla quale dedicò più di trent’anni della Sua vita e dove ebbe modo di fondere, nelle giovani generazioni, le proprie eccellenti doti di insegnante con quegli ideali patriottici dallo stesso praticati e vissuti nei momenti più decisivi del Risorgimento Italiano. 

Animatore di benefiche istituzioni, Pietro Scaratti fu per molti anni Amministratore Delegato delle Tramvie a vapore Brescia-Mantova-Ostiglia. Incoraggiò opere di progresso sociale e fu per varie legislature consigliere, assessore e Vice Sindaco del Comune di Medole. Fondò la Società dei Militari in Congedo e ne fu Presidente onorario sino alla Sua scomparsa avvenuta in Medole il 14 gennaio 1912. 

Nel voluminoso carteggio conservato nell’Archivio di Famiglia, delicatamente custodito dalla nipote Signora Amietta Scaratti, coniugata Gem. Augusto Baguzzi di Asola, si nota una nutrita documentazione con decreti, riconoscimenti, brevetti e medaglie. Nelle Sue corrispondenze figurano nomi illustri del passato: Garibaldi, Edmondo De Amicis, Deputato Alceo Pastore – On. Enrico Ferri, Deputato al Parlamento e molti altri personaggi noti dell’epoca.