Palazzo Coffani-Morini oggi proprietà Stringa, è il frutto di un susseguirsi di trasformazioni e aggiunte inevitabili per un edificio continuamente in utilizzo da secoli.
Alla metà del XVIII sec. era di proprietà di Domenico Franzoni perito, e passa per ragioni ereditarie a Carlo Tommaso Coffani che con la moglie Giulia vi si trasferisce nel 1814, data della morte del padre della moglie.
Nel corso del XIX secolo viene aggiunto alla proprietà lo splendido parco (oggi parco comunale) realizzato con essenze rare il cui accesso avveniva dalla notevole cancellata di ingresso.
Il palazzo col passare del tempo viene impreziosito con le “colorate” decorazioni del salone al primo piano e poi con le successive dai motivi floreali al piano terra. All’esterno la facciata si presenta semplice e ordinata, scandita dalle pregevoli inferriate e dal portale marmoreo sormontato dal blasone di famiglia, che raffigura un cofanetto sovrastato da una stella a sei punte.
Nell’edificio è ancora custodito l’ottocentesco Libro mastro di casa sul quale è stata realizzata una mostra nel 2014.
Questa residenza rimane un esempio tipologico delle residenze borghesi del nostro territorio, dove la funzione, la bellezza e l’ozio non erano scindibili; per questo motivo la casa padronale, era adiacente al parco dove riparasi dalla calura, quanto alla filanda dove controllare la lavorazione della seta.