STORIA

Ai piedi dell’anfiteatro morenico, su un terreno in dolce declivio è posta Medole. 

Il paese deve il proprio nome probabilmente al grande ghiaieto di ciottoli, geologicamente detto “medolo”, situato a nord dell’abitato e sfruttato sin da epoca antica. 

La zona fu certamente abitata nel periodo della Roma imperiale, come testimoniano le due lapidi rinvenute nei pressi della Pieve. Il borgo, in epoca medievale, riappare come “vicus” in un documento nel 814, e poi come “Castrum” nel 1020, periodo questo, in cui si assiste ad uno sviluppo di tipo comunale attorno all’antico castello. 

Nel periodo delle Signorie si succedono Ezzelino da Romano, i Visconti, gli Scaligeri, ancora i Visconti e forse Venezia, fino al 1404, quando entra nel dominio dei Gonzaga di Mantova, dove vi rimarrà fino al 1602, anno in cui è ceduta al ramo cadetto di Castiglione delle Stiviere. 

Durante la fase aloisiana Medole è insignita del titolo di marchesato, e lo manterrà fino al 1701, quando questi territori tornano ai Gonzaga di Mantova per rimanervi solo sei anni, prima di essere assoggettati all’Impero asburgico. 

Da sottolineare è il ruolo che queste zone hanno avuto prima, durante la campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, e poi in pieno Risorgimento, nel giugno del 1859, durante la seconda guerra di indipendenza, combattuta per gran parte nella piana posta a nord di Medole, nei pressi del monte Medolano. 

 

Medole – via Roma